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Sfatiamo 10 miti sulle foreste italiane

mar 10, 2020
“I boschi italiani stanno sparendo”. “Dalle foreste si ricava solo carta e legno”. “I boschi sono di tutti”. Quante volte sui media o sui social network leggiamo affermazioni di questo tipo? In realtà, quanto sono vere e quanto ne sappiamo davvero, come cittadini, sulla situazione delle foreste italiane e quanto
anche noi a volte siamo vittime di informazioni superficiali e imprecise che mistificano poi gli interventi necessari?
FSC Italia, rappresentante per la Pensiola della ONG internazionale che da 25 anni si occupa di promuovere la gestione forestale responsabile, ha messo alla prova le credenze più diffuse, sfatando dieci miti consolidati.
A CURA DI FSC ITALIA

1 -  BOSCHI ITALIANI STANNO SCOMPARENDO
Falso: i boschi italiani sono in continua espansione. Dalla fine della prima guerra mondiale ad oggi, la superficie forestale italiana è triplicata. Se negli anni venti erano censiti in Italia circa 4 milioni di ettari di boschi, oggi se ne contano
più di 11 milioni. Solo nell’ultimo decennio la superficie forestale italiana è aumentata del 5,8%, pari a circa 77 mila campi da calcio (ri)prendendosi gli spazi abbandonati delle nostre colline e montagne (fonte: Crea).

2 - BOSCO SIGNIFICA SOLO LEGNAME
Falso: il legname è solo uno dei tanti servizi e prodotti forniti dai boschi. Alberi e piante ci offrono infatti protezione del suolo dall’erosione e dal dissesto idrogeologico, regolazione del ciclo dell’acqua, fissazione del carbonio, habitat per la biodiversità e infine spazi per attività sportive, educative, terapeutiche e ricreative. L’insieme di tutti questi prodotti e servizi prende il nome di servizi naturali o ecosistemici.

3 -  BOSCHI ITALIANI SONO TUTTI NATURALI
Falso: i boschi italiani sono il risultato dell’azione dell’uomo. L’88% di queste aree è al giorno d’oggi antropizzata e di origine seminaturale. I paesaggi forestali italiani, infatti, sono stati modellati dall’uomo nel corso dei secoli e si ritrovano semplificati nella struttura e nella composizione di specie (fonte: Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi di Carbonio).

4 - I BOSCHI NON VANNO TOCCATI
Falso: una buona gestione dei boschi permette di valorizzarne i prodotti e servizi senza comprometterne le funzionalità. Certo, i boschi non hanno bisogno dell’uomo, ma siamo invece noi ad avere bisogno dei boschi e la gestione attiva è l’unico strumento capace di mitigare gli effetti derivanti dai cambiamenti climatici, dall’instabilità idrogeologica, dagli incendi, dalla diffusione di patogeni e di specie invasive.

5- CHI PIANTA È BUONO, CHI TAGLIA È CATTIVO
Falso: tagliare un albero non è di per sé un crimine, se fatto secondo piani di gestione responsabile. Quando il taglio viene effettuato da operatori specializzati e secondo una pianificazione ben precisa, applichiamo un approccio di selvicoltura naturalistica, ossia un sistema dove gli alberi vengono tagliati in modo selettivo, mirando ad imitare le dinamiche naturali del bosco e favorendo la rinnovazione naturale delle specie.

6 - PIÙ LEGNO E CARTA VUOL DIRE MENO BOSCHI
Falso: il legno è il materiale di origine biologica, rinnovabile e riciclabile, più importante a disposizione dell’uomo sulla terra. Possiamo quindi usarlo in maniera sostenibile, ad esempio tagliando le piante seguendo i ritmi naturali di rigenerazione del bosco. L’impiego del legno sostituisce poi l’uso di materiali derivanti da fonti fossili inquinanti come la plastica. Se certificato FSC, garantisce infine la gestione responsabile della foresta di origine.

7 - I BOSCHI ITALIANI SONO DI TUTTI
Falso: il 63% dei boschi italiani risulta di proprietà privata, individuale o familiare. Il restante 34% dei boschi è invece di proprietà pubblica, molto spesso di organi territoriali come i Comuni. Solo il 3% dei boschi italiani non ha proprietario o esso risulta sconosciuto (fonte: Agenzia Europea per l’Ambiente).

8 - L FUOCO È NEMICO DEI BOSCHI
Parzialmente falso: il fuoco è in realtà un elemento che ha un preciso ruolo negli ecosistemi forestali, in particolare quelli mediterranei. Tuttavia, gli incendi di origine naturale (ad esempio quelli causati dai fulmini) in Italia sono molto rari. Il vero nemico dei boschi è in realtà l’abbandono dei terreni e la negligenza dell’uomo che, sommati ai cambiamenti climatici, portano ad un aumento degli incendi e della loro capacità distruttiva.

9 - LE NOSTRE FORESTE NON VALGONO NULLA
Falso: il valore economico prodotto dalle foreste italiane è di 450 euro per ettaro all’anno, pari a 85 euro per cittadino. Dobbiamo tenere presente che il bosco protegge le nostre case dall’erosione del suolo e dalle alluvioni, ci assicura acqua pulita e produce l’ossigeno che respiriamo: tutto questo fa una bella differenza nel nostro portafoglio – e nella nostra vita (fonte: The Economics of Ecosystems & Biodiversity).

10 - QUINDI VA TUTTO BENE?
Purtroppo no: la situazione italiana è lontana dal principio della gestione forestale sostenibile. I boschi ricoprono ormai circa il 40% del territorio italiano (fonte: RAF Italia), ma ne utilizziamo solo una minima parte: questo abbandono è un’occasione mancata di sviluppo che ci porta ad essere tra i principali importatori di legname in Europa, oltre ad esporci a rischi sempre maggiori a causa del dissesto idrogeologico e degli incendi.
12 apr, 2021
Nell’immediato futuro sarà necessario progettare al meglio il proprio habitat in considerazione del nuovo ruolo della casa. Un ruolo rivoluzionato da nuove modalità di vivere, come l’home working e come la riscoperta dei tempi e degli spazi di vita nella casa e della casa. Siamo passati, quasi senza rendercene conto, da una casa intesa ‘puro e semplice dormitorio’ a luogo di vita centrale, unico, dove lavoro e socialità, si intersecano in modo indissolubile. E’ allora necessario ottenere il comfort dell’ambiente esistenziale e quale miglior materiale se non il parquet, che può creare quella particolare condizione di benessere? Il 2021 sarà l’anno delle superfici calde, che emozionano nel vero senso della parola, quindi parquet che sapranno stimolare i 5 sensi. La vista, con l’uso di nuove geometrie e la riscoperta del montaggio a spina. Il gusto, figurativo ovviamente… di riscoprire il parquet, troppe volte sostituito da superfici fake. L’olfatto , con gli odori del legno termo trattato. L’udito, con la ricerca del comfort acustico generato dall’isolamento che il legno offre. Il tatto, con le diverse sensazioni che si generano al calpestio di superfici lavorate con maestria da esperti artigiani.
10 mar, 2021
L’utilizzo di soluzioni edilizie come il parquet sono un gesto piccolo ma importante per creare una società ecosostenibile e tutelare l’ambiente.
10 feb, 2021
Alessandro Lazzarini ha 45 anni ed è nato a Val Brembana, luogo di cui ancora e qualche volta, sente il “richiamo” per via del suo amore per la natura e la montagna. Per lavoro si è trasferito a Bergamo, città in cui svolge la sua attività di realizzazione parquet. La passione di Alessandro per il mondo delle costruzioni comincia fin da bambino, quando amava giocare con i LEGO. Amore che nel tempo ha concretizzato con il diploma come geometra e successivamente con lo studio all’Università in Architettura. Studi che purtroppo ha dovuto interrompere per le forti esigenze lavorative, così si è inserito nell’immediato in questo mondo. I suoi sacrifici però, oggi hanno fatto sì che Alessandro gestisse 2 showroom a Bergamo, Intesa Parquet dedicato ai pavimenti in legno e Progetto Bagno Bergamo, con un gruppo di 15 persone tra commerciale e posatori che sono parte integrante di tutti i servizi. In progetto e a lavoro, c’è il 3 showroom che comprenderà delle novità mescolate alle esperienze dei suoi due predecessori. Alessandro è consapevole che il suo buon lavoro è il risultato di esperienze, competenze applicate ai progetti e non di meno, la forte passione e amore per i materiali quali pietra e legno. In quali casi sono opportuni i pavimenti in resina 3D? Secondo Alessandro, i pavimenti in resina 3D occorrono quando si vuole realizzare un rivestimento dell’effetto estetico di grande impatto, non di meno, tali materiali danno vita a delle riproduzioni realistiche. Il professionista dice sempre che con la resina l’unico limite è la fantasia. Qual è il miglior legno per il pavimento esterno? Visto il forte amore di Alessandro per il legno, secondo lui il migliore (in assoluto) è il teak. Chi volesse ricorrere ad una soluzione maggiormente economica, l'IPE ha un buon compromesso tra prezzo e stabilità. In alternativa Intesa Parquet ha sviluppato una resina Outdoor che sta riscuotendo un ottimo successo. Che cos'è un pavimento galleggiante? Il pavimento galleggiante è una superficie piana che viene posata con l’ausilio di distanziatori tra massetto esistente e la nuova realizzazione. In genere si utilizza per compensare in esterno delle diverse quote o all' interno di uffici dove occorre poter ispezionare I vari impianti che si trovano al sotto dello stesso. Come si pulisce un pavimento in marmo? Per le pulizie di tutte le superfici che Intesa Parquet tratta, l'azienda ha delle linee prodotti dedicate in base alla tipologia di sporco. Da quelli per interventi ordinari che potrebbe fare tranquillamente la padrona di casa o prodotti più specifici per interventi straordinari che segue Alessandro, con l’ausilio di macchine pulitrici.
12 gen, 2021
Riscoperta recentemente la silvoterapia è una pratica che permette di ripristinare il contatto perso con la natura e la serenità interiore.
22 dic, 2020
Il raggiungimento di un sistema ecosostenibile deve necessariamente passare attraverso un repentino cambiamento della nostra società e modello produttivo.
06 nov, 2020
La salute delle piante è fondamentale per la sopravvivenza dell’uomo e l’equilibrio degli ecosistemi: contro i parassiti ma nel rispetto dell’ambiente.
Autore: LAZZARINI ALESSANDRO 09 ott, 2020
Per contrastare i cambiamenti climatici, è necessario riforestare il territorio e gestire responsabilmente il patrimonio esistente: la situazione in Italia.
Autore: LAZZARINI ALESSANDRO 11 set, 2020
L’economia circolare comprende buone pratiche per trovare il giusto equilibrio tra produzione e ambiente. Obiettivo? Neutralità dal carbonio.
Autore: LAZZARINI ALESSANDRO 24 ago, 2020
L’amore e l’attrazione che l’uomo ha per la natura sono innate, viscerali, ma vanno comunque coltivate e alimentate con costanza nel tempo.
Autore: Intesa Parquet 17 lug, 2020
Le foreste sono importanti per la nostra sopravvivenza perché danno di che mangiare, respirare, ci proteggono: vanno gestite responsabilmente.
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